| Suor  Dolores (Adelina Barone), nasce a Fiumefreddo           Bruzio (Cosenza) nel 1912 da Fortunato Rosario Barone e           da Concetta Amendola. Terzogenita di una famiglia di            sette figli, già piccolissima dimostra una forte attrazione           per la vita religiosa.
            Prestissimo riceve la S.  Eucaristia nella Chiesa       del convento Francescano  dei Sacri Cuori in Fiumefreddo con un chiaro segno di predestinazione:  la particola sfuggì dalle       mani del sacerdote per posarsi sul capo della piccola.        Più         grande, sente il desiderio di consacrarsi a Dio,  ed entrerà         nello stesso Convento Francescano. Prima  di entrare nella comunità, a diciotto anni,         avvicinandosi la Santa Pasqua,  ha la pri
  ma grande         effusione di sangue e si formeranno le cinque profonde       stimmate, alle mani, ai piedi ed al costato. Da  allora ogni Settimana Santa sarà per Lei una         continua effusione di sangue e di Grazie. | Il giorno di Pasqua ritornava normale, ad eccezione delle piaghe, che       rimanevano sempre aperte. La  Superiora del Convento, Suor Aurora, si recò con         Suor Dolores da Papa Pio XII per chiedere consiglio su         come comportarsi. Il Santo Padre suggerì riservatezza e     nascondimento. In  perfetta obbedienza, Suor Dolores chiese ed       ottenne dalla Madonna la grazia che le stimmate non       fossero visibili, ma sopportando lo stesso dolore. Nella       Settimana Santa tornavano ad essere evidenti e       copiosamente sanguinanti. All'inizio degli anni '60 si stabilì in Rom a, a         Castellaccio di Lunghezza, poi Castelverde, dove        compì la sua missione di  bene.         Aprì  l'asilo per bambini poveri ed un laboratorio per         le giovani. Ma la  sua missione più grande fu quella di essere a         disposizione di chiunque avesse bisogno di aiuto,         conforto e preghiere, in qualsiasi momento pronta ad         avvalersi, per il bene del prossimo, dei carismi  avuti dalla         confidenza con la Vergine e la bilocazione. Otteneva         così grazie prodigiose con la preghiera avvalorata dai         digiuni e dalle sofferenze fisiche e spirituali che la Divina         Misericordia le concedeva.         La  sua vita fu fino all'ultimo respiro (10.10.2000) un     costante donarsi agli altri e per gli altri . Estratto da Suor Dolores Dono di Dio (Edizioni Segno) |